Yeastime Startup S.r.l. sviluppa un processo di fermentazione 2.0 che si serve di un ciclo di stimolazione innovativo indotto tramite un dispositivo applicato in modo dinamico ed esterno alle diverse geometrie dei bioreattori esistenti. L’innovazione tecnologica sviluppata interviene nel panorama dei processi produttivi che avvengono tramite colture cellulari liquide per ottimizzarne le economie di scala. Tramite il sistema di stimolazione alternativo ingegnerizzato e sottoposto a domanda di brevetto intendiamo diminuire il tempo, i costi energetici e l’impatto ambientale senza intaccare le proprietà chimico-fisiche dell'output ottenuto. Abbiamo iniziato a costruire questo progetto affascinati dalla bioacustica, disciplina che integra studi di fisica, ingegneria e biotecnologia (con focus sul "micro-mondo"), certi che l’approccio multidisciplinare sia la chiave per innovare le bio-produzioni.
PROBLEMA E SOLUZIONE
La tecnologia di Yeastime supera la metodica tradizionale di fermentazione, ad oggi priva di controllo sui tempi, consumi e relativi impatti ambientali, fornendo al produttore la possibilità di velocizzare e monitorare il processo in tempo reale, proponendosi così di risolvere l'odierno stallo innovativo che impedisce l'ottimizzazione della produzione. Il prodotto quindi vuole colmare il divario esistente tra le istituzioni e le industrie. Le prime richiedono una minore impronta ecologica nei processi produttivi, le seconde necessitano un aumento produttivo per soddisfare la crescente domanda aggregata. Ad oggi Yeastime è l’unica realtà in grado di risolvere il problema della durata fissa del processo di fermentazione, introducendo una soluzione che aumenta i tassi di produzione. In tal modo è quindi possibile abbattere drasticamente l'esigenza di ingrandimento che ogni industria di settore soffre in fase di ampliamento, per rispondere prontamente alla maggiore domanda aggregata. Applicando i device dinamici ai bioreattori esistenti o sostituendoli con nuovi fermentatori integrati della tecnologia, Yeastime ottimizza il processo di aumento produttivo di cui prima, senza che il produttore debba sostenere ingenti costi strutturali di ampliamento e mantenendo invariato il fabbisogno energetico e di manodopera. Gli altri bioreattori presenti sul mercato, anche se dotati di tecnologia di automazione e sistemi di controllo remoto, non possono accelerare il processo biologico in atto. Il trattamento stimolatorio applicato al processo produttivo rende il device ingegnerizzato l’unico sul mercato a poter garantire una riduzione del 30% del tempo, dei costi energetici e del suo impatto ambientale. Il dispositivo è customizzabile in base ad ogni necessità.
IMPATTO AMBIENTALE
Essendo oggigiorno le politiche ecologiche internazionali (SDGs) di vitale importanza per la sostenibilità globale, Yeastime contribuisce alla riduzione di anidride carbonica tramite l'ottimizzazione energetica dei bioreattori strettamente legata ai tempi produttivi, aiutando le industrie ad entrare in sinergia con gli standard IPCC. Prendendo in esempio le emissioni annuali medie di un fermentatore da 10hl ad uso brassicolo, che equivalgono quelle prodotto nello stesso arco di tempo da 100 bovini adulti (300kg Co2 x esemplare) destinati alla macellazione, applicando il dispositivo Yeastime al suddetto fermentatore sarà possibile ridurre il suo impatto ambientale di circa il 30%.
MERCATO, COMPETITORS E CLIENTI TARGET
Yeastime si posiziona in un panorama competitivo in cui i concorrenti (produttori di bioreattori) si concentrano o sull'automazione del processo di fermentazione (es. Anton Paar) o sulla riduzione del tempo preventivo attraverso l'uso di tecnologie AI (es. Oculyze), che valuta lo stato fisiologico dei microrganismi presenti nei prodotti fermentati, permettendo così un intervento di miglioramento in tempo reale.
La dimensione del mercato dei bioreattori è stata valutata a 954,70 milioni di dollari nel 2020 e si prevede raggiungerà 3.5 miliardi di dollari entro il 2028, crescendo ad un CAGR del 17,96% dal 2021 al 2028.
Abbiamo individuato il settore brassicolo come primo mercato aggredibile.
La dimensione globale del mercato della birra è stata valutata a €600 miliardi nel 2021, e si prevede di raggiungere €800 miliardi entro il 2030, registrando un CAGR del 2,7% dal 2021 al 2030.
Per quello che invece riguarda il SOM (Serviceable obtainable market) è di €200M (#900 birrifici) ed è rappresentato dai piccoli-medi produttori artigianali che sono alla ricerca di nuove soluzioni per soddisfare le alte richieste ottimizzando gli impianti di produzione già esistenti. Il SAM (Serviceable Addressable Market) è di €2.5B (#11,000 birrifici) ed è rappresentato dai birrifici artigianali Europei. Il TAM (Total Addressable Market) è di €6B (#30,000 birrifici) ed è stimato su un valore totale di mercato a livello mondiale.
Al momento, ci rivolgiamo ai piccoli/medi produttori locali che hanno come valore centrale la sostenibilità e come necessità l’ottimizzazione degli spazi produttivi, la riduzione dei tempi e relativi costi di produzione. L’innovazione avverrà tramite una piattaforma che esplora nuovi meccanismi di stimolazione nella produzione biologica, grazie all'introduzione e allo studio del parametro acustico nel bioreattore, in ottica di ottimizzare la rate e la qualità̀ del processo. L'ingegnerizzazione di un efficace sono-bioreattore, darà vita a un bioreattore 2.0 applicabile in coltura cellulare liquida.