L’ipotesi elaborata è quella dello sviluppo di una piattaforma mediale che sfruttando le opportunità del cloud computing possa permettere di sviluppare una formazione relativa alla media education su scala provinciale, regionale e, successivamente, nazionale.
La piattaforma, denominata MPM (Media Plus Movie), prevede la realizzazione proposte di analisi filmica strutturate per le scuole di ogni ordine e grado, focalizzando in una prima fase la propria attenzione sulla scuola d’infanzia, sulla scuola primaria e sulla scuola secondaria di primo grado.
L’originalità della proposta consiste nella metodologia didattica proposta. I docenti saranno infatti coinvolti come edu-comunicatori, formatori-tutor delle attività svolte in aula e al cinema. Compito del docente sarà quello di stimolare la ricerca interpretativa del discente, privilegiando il rapporto tra l’impatto emozionale e la capacità di produrre argomentazioni coerenti.
A questo scopo, a differenza della classica “metodologia da cineforum” in cui i discenti apprendono informazioni relative al film presentato nell’ottica di una classica lezione frontale, questa proposta educativa mira ad promuovere la partecipazione attiva, sentita e consapevole degli studenti.
L’impianto formativo adottato seguirà quello proposto da numerosi studi sulla Media Education, una tripartizione che comporti tre livelli di analisi: strumentale (educare con il cinema), tematica (educare al cinema) e ambientale (educare attraverso il cinema).
In particolare MPM conterrà indicazioni e focus tematici relativi a: cenni biografici sul regista analizzato e sulla sua filmografia; analisi dei personaggi e degli episodi considerati significativi dal punto di vista formativo, giudizi di merito sul film mediante lo svolgimento di esercizi mirati all’acquisizione di competenze base legate al linguaggio specifico del medium, immedesimazioni con i personaggi dell’opera filmica mediante l’uso di particolari tecniche di cooperative learning. Tra le esercitazioni proposte saranno privilegiate tecniche che comportano la
partecipazione sentita e consapevole dello studente.
Le tecniche che verranno utilizzate si caratterizzano per:
-la partecipazione "vissuta" degli studenti (coinvolgono tutta la personalità dell'allievo), il controllo costante e ricorsivo (feed-back) sull’apprendimento e l’autovalutazione;
-la formazione in situazione;
-la formazione in gruppo.
Tra le esercitazioni oggetto di proposta formativa, troveranno spazio nella piattaforma il role playing (gioco dei ruoli) per l’interpretazione e l’analisi dei comportamenti e dei ruoli sociali nelle relazioni interpersonali, l'in basket (cestino della posta) per le prese di decisione in ambito di classe, l'action maze (azione nel labirinto) per lo sviluppo delle competenze decisionali e procedurali, il brainstorming, per l’elaborazione di idee creative in gruppo, e il cooperative learning, per lo sviluppo integrato di competenze cognitive, operative e relazionali.
Come metodologia, sarà preferita la metodologia denominata flipped-classroom , con una particolare unicità: i film saranno visti insieme al cinema dal gruppo classe insieme ai docenti, per poi precedere alle attività indicate su MPM in classe e a casa.
I modelli di riferimento della proposta educatica MPM sono riscontrabili dei quaderni pedagogici promossi dall’Irish Film Institute e da Ciné-Gamin. L’accompagnement pédagogique.