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Swipe Up

Roma, Lazio

Cosa è
Swipe Up?

Swipe Up è un’applicazione mobile che si basa sulla creazione di una online platform nata e concepita per l’e-commerce. Dal punto di vista strutturale e funzionale essa presenta, tuttavia, i tratti caratteristici dei più importanti social network per rendere l’user confortevole e sicuro, realizzando così una piattaforma contraddistinta da attributi quali user-friendly, semplicità e intuitività nell’utilizzo.

In dettaglio

Il modello di vendita su cui si basa la peculiarità di Swipe Up, che abbiamo realizzato con un prototipo di applicazione mobile, ha come elemento distintivo principale il fatto di creare e realizzare un contatto diretto tra imprese e consumatori. Tale contatto diretto, assicurato già oggi dall’impiego del digitale, è contraddistinto dal passaggio da una logica prettamente “tradizionale”, che contraddistingue tutti i modelli di vendita attuali (siti web, applicazioni e altri strumenti elettronici), basati e incentrati sulla ricerca standard di un prodotto, verso un modello innovativo basato su logiche del tutto differenti, definito da noi “Shuffle Commerce”. 

Cos’ è uno Shuffle Commerce?

Sul modello Spotify di Shuffle, riprendendo le logiche di funzionamento principali che hanno saputo contraddistinguere e assicurare un definito vantaggio competitivo per l’impresa in questione, abbiamo rielaborato tali divi di vantaggio, adattandoli al mercato e-commerce e allo stesso tempo concretizzandola strutturalmente con l’impostazione grafica delle Instagram Stories (dato l’ampio successo, la praticità e le performance in termini di impatto visivo che lo caratterizzano). La nostra variabile comunicativa si basa quindi sul comunicare direttamente al cliente attraverso una riproduzione continua, dinamica e illimitata di prodotti, organizzati in forma Shuffle, superando l’approccio tradizionale “statico” basato sulla ricerca e sulla necessità di un comportamento pro-attivo da parte del cliente. (Per avere un confronto diretto su questo tema invitiamo a consultare la nostra presentazione a pagina 5, in cui graficamente si capisce intuitivamente il modello). 

Tale passaggio metodologico è rappresentato nella figura sottostante.



 Proporre direttamente un contenuto ha implicazioni dirette sul consumatore, giocando sul fattore psicologico e cognitivo nella fase di scoperta del prodotto, riducendo i costi “non monetari”, impliciti nel modello basato tradizionale basato sulla ricerca. Adottare una variabile comunicativa e di interazione di questo tipo implica inevitabilmente sia dei vantaggi ma anche l’assunzione di un rischio operativo a monte. Il modello tradizionale lascia, infatti, la scelta e gli sforzi di ricerca come elemento centrale. Proporre direttamente un contenuto invece espone al “rischio” che tale prodotto probabilmente non sarà quello effettivamente ricercato dal cliente e potrebbe non piacere direttamente. È da questa situazione che abbiamo sviluppato degli strumenti aggiuntivi che permettessero di ridurre tale rischio e rendere la nuova esperienza che offriamo piacevole ma soprattutto funzionante. Abbiamo così introdotto una sentiment analysis molto intuitiva e user-friendly che permette sia di raccogliere un grandissimo quantitativo di informazioni su ogni specifico cliente, ma anche di mandare input real-time che possano aggiornare la sequenza di contenuti continua durante l’esperienza del consumatore, riducendo il rischio operativo insito in questo modello.


L’ordinamento dei prodotti non è infatti casuale (anzi principale dive di revenue per l’applicazione) e si aggiorna in base ai feedback raccolti degli utenti. La sequenza dei prodotti, inoltre, si adegua ai singoli gusti degli utenti, offrendo un prodotto altamente customizzato che vede il raggiungimento della pertinenza come obiettivo di medio e lungo periodo. Tra i vantaggi metodologici ci sono anche il fatto che l’approccio tradizionale è basato sul far sostenere indirettamente al consumatore costi non monetari e condurlo a un prodotto specifico e singolo (circa il 75% della popolazione non completa l’acquisto la prima volta che visita un sito web). Il nostro approccio invece non supporta tale rischio proponendo un insieme illimitato di prodotti “uno alla volta”, realizzando un approccio differenziato e dinamico. 


L’obiettivo della nostra app è infatti quello di “intrattenere gli utenti” sulla nostra app, divertirli e rendere tale processo il più possibile semplice e user-friendly. Vogliamo creare un commerce che rappresenti un “passatempo” per lo shopping in cui l’obiettivo di vendita è in secondo piano. Dobbiamo prima divertire gli utenti con i prodotti e con il funzionamento, solo dopo aver fatto questo possiamo pensare di misurare le nostre performance con il numero di vendite realizzate. Una giusta metrica di performance potrebbe essere quella di misurare il tempo di utilizzo e non focalizzarci sul numero di vendite. Per chiarire questo punto è sufficiente osservare che nell’immagine precedente, nonostante proponiamo direttamente un prodotto, non vengono riportate indicazioni quali prezzo e altri dettagli proprio perché il nostro obiettivo primario e quello di creare uno strumento che possa assolvere a un bisogno generico di shopping. 

Arrivare alla vendita è un fattore successivo e non un obiettivo di breve termine, che abbiamo sintetizzato in un terzo tasto celeste: Swipe Up. 


Tale tasto, che assolve alla funzione classica attribuita già da Instagram cioè di dare maggiori informazioni sul prodotto al cliente, è stata rivisitata e potenziata da noi secondo una nostra logica correlata con lo Shuffle-Commerce. Il nostro obiettivo era infatti quello di conferire alla nostra piattaforma rapida e veloce diffusione di prodotti tra gli utenti. Infatti la funzionalità chiave Swipe Up, oltre a mostrare al cliente tutte le informazioni e i prezzi di cui questo necessita, è una condivisione automatica pertinente del prodotto sulle home degli altri utenti affini per caratteristiche, gusti e feedback raccolti (segmenti di mercato). 



Perché questa funzionalità? 

Tale funzionalità permette di ottenere quello che cercavamo, cioè creare un efficace trade-off tra passaparola digitale e ampia visibilità e rapidità di diffusione dei prodotti. La barra celeste in alto infatti riporta il simbolo Swipe Up accompagnato dalla voce “Giacomo Miele” (esempio di nome e cognome di un nostro amico) a simboleggiare che “un tuo amico e altri 200k hanno fatto Swipe Up su quel prodotto”. Accanto alla componente di “dubbio” associata a questa funzionalità, lasciata volontariamente aperta in quanto Swipe Up non significa che quella persona ha effettivamente acquistato un prodotto ma potrebbe anche soltanto aver visto maggiori informazioni, rappresenta un valido mezzo per raggiungere il trade-off da noi ricercato. 


Adottare questo approccio nel complesso ha tantissime implicazioni sia per i consumatori che per le imprese medie e piccole che possono inserire il loro catalogo prodotti sulla nostra piattaforma. 

Tali vantaggi sono riportati sommariamente nella presentazione che abbiamo allegato in Power Point. 

Questo che abbiamo appena spiegato rappresenta soltanto il core dello sviluppo della nostra app, ci sono molte altre implicazioni ma soprattutto piani di sviluppo progressivo per i prossimi 4-5 anni che abbiamo già pensato e che, se ci sarà occasione, avremo piacere di spiegare durante la conferenza. Tra i piani di sviluppo del nostro business rientrano anche anche le modalità di raccolta del catalogo prodotti, le metodologie e strategie di comunicazione e pubblicizzazione e molto altro.  

Tali progetti di sviluppo concretizzano la nostra business idea come una vera start-up, in quanto prevede l’identificazione di un business capace di crescere strutturalmente nel tempo. 


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