JustBuy vuole essere l’Alibaba del food (Made in Italy) utilizzando l’intelligence di Amazon
In dettaglio
JustBuy vuole essere l’Alibaba del food (Made in Italy) utilizzando l’intelligence di Amazon. L’Italia ha difficoltà ad esportare le specialità alimentari che produce, anche se è il paese con il maggior numero di prodotti certificati (DOP, IGP, IGT). Il problema sta nella dimensione (piccola) dei produttori italiani, orientati più al prodotto che al mercato. JustBuy vuole vendere all’estero le specialità alimentari Made in Italy, integrando il canale B2C con il canale B2B. Cosa facciamo: dato un produttore, concordiamo con lui di effettuare un test di mercato su alcuni dei suoi prodotti, mettendoli in vendita sui marketplace mondiali (per il momento Amazon UK e Amazon Germania). Noi ci occupiamo di tutto: andiamo a ritirare i prodotti dal produttore (a nostre spese), facciamo le foto, creiamo le descrizioni dei prodotti (attualmente in inglese e tedesco), spediamo i prodotti presso i nostri magazzini in UK e Germania, creiamo campagne di marketing, gestiamo le vendite e le relazioni con i clienti. Il produttore non deve fare assolutamente nulla: non deve nemmeno impacchettare. Rimane focalizzato sulla sua attività. Noi gestiamo tutta la fase di vendita sui marketplace. Passata qualche settimana, vediamo quali prodotti hanno avuto successo e con che prezzo. Per i prodotti che hanno registrato un buon livello di vendite, effettuiamo i riordini pagando anticipatamente la merce e ritirandola a nostre spese. Inoltre, proponiamo tali prodotti anche ai distributori dei paesi in cui sono stati proposti (attualmente UK e Germania), in modo da incrementare i volumi di vendita. I prodotti destinati ai distributori vengono verificati (DNA controllato) in modo da garantire l’integrità e l’origine. Le revenue streams sono dovute a: - fee del produttore per il test di mercato; - una subscription annua (pagata dal produttore) per rimanere con JustBuy; - una fee del 10% sulle vendite ai buyer (la fee è pagata dai produttori, non dai buyer); - un margine del 10% sulle vendite effettuate sui marketplace. I prodotti che trattiamo sono della categoria “ambient”, quindi: pasta, riso, olio extravergine, aceto balsamico, mostarda, tartufi, sottoli, sughi, ecc. Per il momento non gestiamo il fresco. Abbiamo iniziato al primo di ottobre 2014 e in tre mesi abbiamo evaso 101 ordini (solo UK), nel 2015 abbiamo evaso 332 ordini (UK e Germania) e nel 2016 prevediamo di arrivare a 800 ordini. Il punto di forza del modello è la scalabilità: per la logistica B2C utilizziamo la logistica di Amazon, per la logistica B2B mettiamo a disposizione dei produttori i nostri spedizionieri. Il mercato di riferimento è il grocery. Il B2C online (grocery), molto dinamico nei prossimi anni (CAGR a due cifre), costituisce comunque una piccola percentuale di tutto il grocery. Questo è il motivo per cui abbiniamo il canale B2C al canale B2B. Abbiamo analizzato i nostri competitor, ma al momento il segmento in cui ci troviamo (B2C e B2B di prodotti alimentari Made in Italy verso l’estero) non risulta molto presidiato. Al momento abbiamo due partnership: con Promos (azienda di internazionalizzazione della Camera di Commercio di Milano), che rivende i nostri servizi alle sua aziende clienti. Si veda il link http://www.promos-milano.it/Iniziative/In_Italia/Piattaforma-Amazon---Regno-Unito-E-Germania-Selezione-Produttori-E-Fornitori-Agroalimentari.kl L’altra partnership è con il Parco Tecnologico Padano di Lodi per i controlli sul DNA degli alimenti. Cosa cerchiamo: un funding di 60Keuro, da utilizzare per il 40% per contattare buyer, il 20% per potenziare il canale B2C, il 20% per lo sviluppo della nostra piattaforma, il 20% per la parte amministrativa. Roadmap. 2016 - avere 4 buyer attivi - (revenue 50 K€) 2017 – aprire i mercati US e Cina (revenue 600 K€) 2018 – iniziare a vendere in Giappone (revenue 3 M€) 2019 – vendere altri prodotti collegati al food (es. alimenti per bambini) (revenue 7 M€) Team: Daniele Chieregato: Management Consultant for TLC and Banking Industry (Studio Ambrosetti, Etnoteam, Unisys). Degree in Computer Science, MBA. Antonello Giannangeli: Former Ceo of Matching (B2B firm of Compagnia delle Opere). Degree in Electronic Engineering, MBA.