JuStudy

L’evoluzione sta facendo la sua comparsa davanti agli occhi di tutti, i telefoni sono ormai un’estensione del nostro corpo. Recenti studi ci dicono che in media sblocchiamo lo smartphone almeno 110 volte al giorno, se togliamo le ore di sonno, significa più di 4 volte all’ora!

Diciamocelo, gli smartphone sono una grande invenzione ma sicuramente portano con sé anche tante controindicazioni e gli effetti veri saremo in grado di vederli solamente tra un po di anni. Nel frattempo è innegabile come il livello di attenzione delle persone sia calato a ritmi vertiginosi. Questo deve metterci in guardia quando pensiamo al futuro dell’educazione. 

L’attenzione è certamente una delle risorse più importanti di tutti noi studenti e ammetto che ci siamo trovati molte volte a dover combattere con questo problema! Come se non bastasse la pandemia ha acuito tutto ciò, infatti gli studenti di ogni ordine e grado si sono ritrovati da un giorno all’altro a dover combattere da soli questa problematica.

Però una soluzione c’è: basterebbe trovare il modo di bloccare la distrazione in modo da aumentare l’efficacia dello studio. Questo è proprio quello che ci siamo proposti di fare con JuStudy! Creare uno strumento per lo studente per combattere più efficacemente le sue distrazioni mantenendosi così concentrato sul lavoro da fare. Infatti abbiamo immaginato anche un sistema di Study Coach che arricchisca con consigli ed indicazioni l’esperienza dello studente. 

Non volevamo però fermarci qui, esistono già applicazioni per certi versi simili.

Un po come un’auto parcheggiata che non smette di avere un motore funzionante abbiamo immaginato uno smartphone fermo come un potenziale da poter sfruttare in altra maniera. La potenza di calcolo di questi strumenti è cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi anni, così abbiamo pensato, perché non reindirizzarla verso qualcosa di utile alla società?

Tramite l’aggiunta di una funziona basata sulla tecnologia di computazione distribuita siamo in grado di soddisfare due bisogni allo stesso tempo. Da una parte gli studenti che eliminano una grossa distrazione, dall’altra ne facciamo una risorsa da poter devolvere a chi ne ha più bisogno.

E chi avrebbe più bisogno di un supporto se non la ricerca? In un paese in cui gli investimenti in tal senso contano solo per l’1,4% del PIL, ventisettesimi nella classifica OCSE per inciso, è certo che un aiuto possa essere di grande impatto sul futuro sviluppo del nostro Paese. 

Se tutti gli studenti universitari italiani devolvessero solo una piccola parte della potenza di calcolo dei loro smartphone durante lo studio si potrebbe generare una potenza pari ai migliori supercomputer in circolazione, e tutto ciò riciclando una risorsa inutilizzata! 

Trasformiamo un problema in una risorsa. Questo è JuStudy.

Ecco a voi il nostro Business Plan